Amici Insieme al convegno dell’ARCA

Un’ambasciata del Gruppo, il 13 ottobre, ha partecipato al convegno della Comunità ARCA, di Jean Vanier.

Questo un resoconto di Diva …

Vorrei portare a conoscenza una bellissima esperienza che ho avuto la possibilità di fare il 13 ottobre 2012, in occasione della festa del 10° anno di presenza a Quarto Inferiore (Bologna) della Comunità Arca L’Arcobaleno di Jean Vanier che accoglie persone disabili.

Tutto è nato da un video, che qualche settimana prima amici dell’Associazione “Amici Insieme” di Imola ci hanno fatto vedere sul fondatore, Jean Vanier. Jean Vanier, 50 anni fa, ebbene il desiderio di condividere la vita insieme con due persone disabili. Da allora, in tutto il mondo, sono nate 150 comunità, di cui due in Italia: una a Quarto Inferiore e l’ altra a Roma.

Questa giornata di festa è stata molto piena di iniziative. In mattinata si è svolto un convegno con numerosi relatori: il presidente e i membri dell’Arcobaleno Arca di Bologna, rappresentanti politici di Comune e Provincia, Stephan Posner (Responsabile dell’ Arca in Francia), personale medico operante nella struttura, rappresentanti di altre comunità locali e professori universitari.

Tra questi ultimi mi ha molto affascinato il prof Stefano Zamagni, docente della Facoltà di Scienze Economiche dell’Università di Bologna, che ci ha parlato di “welfare company”, dove non è solo lo Stato a farsi carico dei bisogni ma tutta la società: Ente Pubblico, Mondo delle Imprese e Terzo Settore che interagiscono tra di loro nella programmazione e gestione di servizi adeguati agli effettivi bisogni delle persone. E’, infatti, un welfare che mette al centro i bisogni della singola persona, a differenza del “Welfare state”: che è basato sulla negoziabilità che è un contratto sociale e non individuale, per la società fa per tutti.

Zamagni ha messo in evidenza che realtà come l’Arca hanno un valore profetico. Il profeta è colui che “denuncia” il presente e richiama l’attenzione sul fatto che siamo tutti vulnerabili (molto attuale, sopratutto in questo momento di profonda crisi economica ,sociale). La grande novità sta proprio dal passare dal concetto di negoziabilità a quello della vulnerabilità: in questo sta il valore profetico della comunità Arca, perchè tutti ci troviamo in una situazione di vulnerabilità e possiamo trovarci, da un momento all’altro, nel bisogno.

È stata una giornata con spunti di riflessione sull’impegno sociale, economico, per una società più giusta e umana attraverso riflessioni teoriche e testimonianze concrete (anche di altre realtà come la Fondazione S. Clelia e la coop. CSAPSA) per non essere indifferenti alle sfide che riguardano il nostro atteggiamento personale nella fragilità e per sensibilizzare tutti a essere parti attive per rendere il mondo migliore.

Dopo il convegno, la Comunità dell’Arca ha invitato tutti al pranzo , offerto, organizzato e servito dalla comunità stessa all’interno del bel parco e dei locali dell’associazione. Nel pomeriggio la festa è continuata con il mercatino delle varie associazioni, la visita ai laboratori, attività e danze a cura dell’Arca e di altre realtà del territorio.

Ma la realtà più meravigliosa che mi ha colpito è che in questo contesto non si captava nessuna diversità anzi tutti avevano la medesima espressione di gioia e gli occhi illuminati.

Diva

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2 risposte a “Amici Insieme al convegno dell’ARCA”

  1. Alcune delle riflessioni che abbiamo sentito al convegno e che ci piace sottolineare:

    “La missione dell’Arca non è l’accompagnamento dei disabili, ma la missione che assistenti e disabili hanno insieme: essere un noi, una comunità”

    “L’Arca non è la risposta a un problema, ma è un’opera comune, in cui ognuno dà il proprio contributo: la persona con handicap non è un problema, ma una risorsa, parte di un’esperienza”

    “ Ciascuno di noi è chiamato alla crescita, ciascuno di noi ha i suoi limiti e le sue povertà,ma non tutte le povertà sono miserie. La povertà che è propria di ogni persona può diventare fecondità. Come? Attraverso la fiducia”

    “La testimonianza di fiducia di persone in situazione di limite e povertà è un balsamo per l’umanità”
    “In Comunità facciamo l’esperienza di essere parte della stessa umanità: “Tu mi assomigli”

    Rispetto della diversità e riconoscimento dell’eguaglianza: ti riconosco per ciò che sei e sono grato per ciò che tu sei”

    “Facciamo l’esperienza del senso dell’umano, della gioia là dove il mondo non l’attenderebbe”

    Non è questa, per molti versi, anche la nostra esperienza di Amici Insieme?

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