da Apri Insieme – feb 2012 – Da dove viene e dove va

Stiamo per entrare nel periodo forte della quaresima, un’occasione unica per riflettere e approfondire i temi della penitenza e della conversione. Al contempo, stiamo vivendo, come gruppo, un difficile momento di riflessione per capire su quali sentieri ci guida il soffio leggero dello Spirito. Non dobbiamo interpretare le difficoltà di questo periodo, come una sorta di giudizio di ciò che è stato il passato: se la nostra associazione ha potuto vivere molti bellissimi momenti, lo si deve proprio alla lungimiranza delle scelte operate a suo tempo. Anche chi pensa che alcune linee guida della nostra attività necessitino di qualche aggiornamento, riconosce la saggezza con la quale per tanti anni esse ci hanno guidato. La “conversione” che ci viene chiesta, pertanto, consiste nella ricerca-tentativo di intercettare ancora una volta quel venticello fresco e rigeneratore, quello Zefiro, a cui solo è legata la nostra sincera ricerca: le leggerezza dello Spirito Santo. Come prima procedura, credo che dovremmo cercare di ascoltare la sua voce, che dopo aver gridato nel deserto ora prega nello stesso deserto per esser certa di avere il Padre come unico interlocutore; per poi reimmergersi nel vissuto quotidiano per cercare soluzioni il più possibile condivise nelle scelte fatte e nelle modalità di realizzarle, senza l’urgenza di “concludere” questo tempo, che può essere portatore di buoni frutti, né attendendo interventi miracolosi, ma cercando e sperimentando con pazienza il modo migliore per essere di servizio a tutti. Come abbiamo sempre cercato di fare.
Alessandro Casadio

da Apri Insieme feb-2012 – Se i sogni diventano realtà

Sognare … una delle poche capacità che tutti hanno e nessuno può toglierti. Ti permette di vagare nella tua fantasia, nei tuoi desideri, anche quelli più impossibili , più nascosti , racchiusi in un piccolo cassetto nel nostro cervello. Penso che sognare sia una delle cose più belle del mondo, è come racchiudersi in una campana di vetro dove solo tu puoi entrare e fare tutto quello che vuoi. Sognare viene naturale nessuno te lo deve o può insegnare, una volta entrato in un sogno ti dispiace capire che era solo fantasia. A volte i sogni però diventano realtà, io penso che tutto è possibile basta mettere impegno, voglia, passione in quello che fai. Nella vita bisogna porsi mete intermedie che piano piano ti portano alla più grande meta di tutti: la realizzazione del tuo sogno.
“Solo i bambini sanno quello che cercano”, dice il Piccolo Principe, infatti gli adulti possono parlarti di tutto quello che vogliono, ma gli unici a sapere cosa vogliamo veramente siamo noi. A volte i più grandi pensano di sapere tutto su tutto e su tutti ma si sbagliano, perché non possono entrare nel nostro cervello e sapere cosa cerchiamo nella vita. Non credo che sia nata una persona che riesca a leggere nel pensiero! I genitori ma anche i prof possono darti consigli e indirizzarti verso una strada, ma gli unici a conoscere la vera via che vuole prendere la nostra vita siamo noi. A volte mi chiedo cosa vorrei fare da grande, e magari chiedo a genitori, nonni e parenti dove mi vedrebbero bene. Il ché non fa altro che creare più confusione in me perché ognuno ha un’idea diversa per il mio futuro: mio nonno mi vede bene come pilota di aerei; i miei genitori come ingegnere; mio zio come calciatore o atleta; mia zia ha detto che mi vede da tutte le parti. Da grande vorrei fare molte cose: il calciatore o l’atleta; il geometra; l’avvocato; il giocatore di football americano; la star del cinema. Tutti lavori molto interessanti e belli che mi piacciono molto. Se diventassi un calciatore o un atleta o un giocatore di football o un attore mi piacerebbe vivere in una bella villa su una piccola collina senza il fastidio dei paparazzi e lo stress di essere sempre osservato da tutti. Se facessi il geometra mi costruirei la mia casa e mi impegnerei a far diventare Imola una città più bella e decorata. Se invece diventassi un avvocato aiuterei la giustizia a catturare tutti i delinquenti che commettono reati anche molto gravi.
Aiuterei la mia famiglia (compreso mio fratello) nel bisogno e tutti i sabati o domeniche farei compagnia ai miei genitori. Nei miei sogni, come in quelli di quasi tutti noi, sarei io il protagonista. Che sia io il protagonista però non vuole dire che non pensi agli altri nella mia vita, infatti se diventassi un giocatore famoso ogni tanto un po’ di soldi li devolverei ai più sfortunati di me: facendo offerte non solo ai più poveri ma anche agli ospedali d’Italia. Questi miei sogni non sono impossibili, come dice il mio mister bisogna credere in se stessi, non fermarsi mai davanti agli ostacoli, e quando si prende una bella batosta non pensare che è finita, ma continuare a migliorarsi.
Nessuno è perfetto, ma tutti possono riuscire in tutto: nella vita bisogna avere voglia, grinta e non pensare che le cose ti vengono per caso, ma sei stato tu che con il tuo impegno sei capace di tutto. Mia mamma mi ha fatto vedere un video dove un ragazzo affetto da handicap abbastanza grave un giorno chiede al padre di fare una maratona. Il figlio era in carrozzina e il padre molto atletico così decisero di parteciparvi, questa maatona consisteva in varie prove in acqua, su terra, in bici. Dopo giorni di maratona riescono a vincere. A casa mentre il padre è sfinito il figlio scrive al computer: CAN (potere, riuscire a fare). Da qui ho capito che non importa chi o come sei, puoi riuscire in tutto se io fossi stato il padre del ragazzo mi sarei sentito la persona più felice del mondo! Mi ha colpito l’arrivo dove il padre arriva con il figlio in braccio e tutte le persone intorno che applaudivano, il figlio sul podio con le braccia alzate al cielo, con una sola cosa in mente: io ce l’ho fatta. Questa è una delle più grandi dimostrazioni che tutti si possono sentirsi realizzati e che tutti possono riuscire in tutto. Nessuno si deve ritenere inferiore a nessuno perché tutti siamo uguali e tutti possiamo migliorare e realizzare i nostri sogni. La vita è una sfida penso che tutti noi vogliano vincerla questa sfida, per vincerla bisogna vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo, bisogna essere umili e non pretendere dagli altri, perché chi si accontenta gode. Se ci fosse più di una vita cambierei mestiere ogni volta, però la vita è una: vivila, ma anche godila.
Lorenzo Lanzoni