da Apri Insieme – feb 2012 – Manovra anticrisi

Così come la maggior parte dei governi degli stati occidentali, anche il Consiglio degli Amici Insieme s’è riunito per stabilire un piano di riorganizzazione per fronteggiare la crisi. Ebbene sì anche gli inossidabili Amici Insieme da qualche tempo accusano un po’ di difficoltà. Per benedizione dal cielo siamo cresciuti, non tanto come numero di soci o tanto meno di volontari, ma a livello di amici, contatti, richieste d’aiuto. Ci piacerebbe riuscire ad accogliere quelli che si avvicinano e mantenere lo standard a cui siamo abituati, ma non è più possibile gravare sulle spalle di pochi, rischiando che lo stress li consumi. Abbiamo quindi riguardato lo statuto dell’associazione per confrontarci con i valori originari (magari in seguito provvederemo a pubblicarli su queste pagine) ed abbiamo analizzato alcuni ri-schi del nostro stare insieme. Noi non siamo un ente di professionisti, siamo volontari, ma soprattutto siamo amici e non dobbiamo cercare di of-frire servizi professionali, ma quella naturale attitudine a godere del bello che gli amici ci offrono. Per questo non possiamo permetterci di accumulare stress, di trascurare le nostre famiglie, ne di gravarle di alcun peso, ma, assecondando il no-stro desiderio di fare delle cose belle insieme, proviamo, nel rispetto dei nostri tempi, di tenere presenti gli amici, di farci loro prossimi, di supportarli nelle difficoltà e di sentirli quando si può, in modo libero e volontario (come deve essere libero e volontario l’amore). Cerchiamo poi di aprirci ad altre realtà a noi simili per condividere la gioia dell’incontro anche con altri. In fondo accogliere realtà diverse è un po’ la nostra missione. Ciascuno disabile o meno è precettato a fare quanto gli è possibile per rinnovare e migliorare l’associazione. Non sia mai che ci impigriamo con la scusa di essere disabili o che pensiamo che tanto ci penserà qualcun altro a fare qualcosa per noi. Agiamo, facciamo, usciamo fuori, impegniamoci in prima linea, mettiamoci in gioco se crediamo in questa onlus: è il nostro modo per dare una testimonianza di amore per la vita al mondo! Riscontriamo quanto positive siano state alcune iniziative come la musicoterapia, gli incontri mensili del club giovani e l’appuntamento “amici in ballo” con Son Latino, ecc. Ricordiamoci che il carisma della nostra associazione prevede altresì l’accoglienza per gli ultimi, quelli che non hanno alternative, perché chi può organizzarsi diversamente è libero di fare come vuole. Per Elisabetta erano centrali la dignità e la promozione umana delle persone. Dal questionario realizzato dai soci emergono anche dubbi sulle giornate nelle parrocchie che non sempre vedono coinvolte le comunità parrocchiali. Abbiamo allora ritenuto più funzionale riorganizzare l’opera dei volontari nei 6 seguenti ambiti:
1 Ufficio Stampa (apri Insieme, il sito e altre pub-blicazioni come il gioco, i calendari; 2 Giornate, iniziative e coordinamento autisti; 3 Gita e Campi; 4 Piccoli Amici Insieme; Club Giovani e Volontari Giovani; 5 Relazioni esterne; 6 Segretariato (apertura sede, posta elettronica, spedizioni, ecc.).
L’ideale sarebbe costituire gruppetti di tre persone che condividano la responsabilità di ogni ambito, ma al momento non abbiamo nessun ambito coperto in modo opportuno, quindi un po’ tutti i settori sono in affanno. Al momento siamo in modalità d’emergenza e c’è bisogno di riempire i posti liberi! Ci sono altri nodi da sciogliere: al momento non abbiamo ancora stabilito una gerarchia delle priorità del Gruppo che ci aiuti a discernere quali iniziative andranno privilegiate nel futuro e quali saranno rimandate a tempi migliori. Ognuno è chiamato a rifletterci su.
jlu